sabato 14 aprile 2012

Il Vecchio Continente si salva solo con gli Stati Uniti d’Europa


L’Europa in questi tempi sta toccando il punto più basso della sua parabola, sia dal punto di vista economico che istituzionale. I leader dell’Unione stanno cercando in ogni modo di salvare il progetto europeo, onde evitare che venga schiacciato dalle contraddizioni della sua burocrazia. Nonostante gli sforzi, i risultati non sembrano buoni. L’Europa ha bisogno di nuova struttura. Per restare fedeli ai padri fondatori ci vorrebbe un nuovo modello organizzativo sovranazionale, a carattere federalista come gli Stati Uniti d’America. Ci vorrebbero gli Stati Uniti d’Europa, con la passione e l’amore dei cittadini europei a rendere vivo lo Stato. Ci vorrebbe la Costituzioneeuropea. E’ assurdo che la Comunitàchiama i suoi cittadini a grandi sacrifici, giustificati solo dalla necessità di far tornare i conti. L’Europa di questi tempi sta rendendo la vita impossibile ai propri cittadini. Siamo alla fame, noi italiani, ma anche i portoghesi, i greci, gli spagnoli e per cosa? Per una moneta? Per un benessere che nessuno sa dire quando si concretizzerà. Se a tutti i sacrifici che siamo chiamati ad affrontare non viene dato un senso, se gli sforzi non vengono giustificati da principi ed ideali che rendono sopportabile la fatica, viene meno ogni prospettiva e ciò che resta è solo disperazione. L’ideale europeo potrà trovare nuova forza se la Comunitàritroverà lo spirito cristiano di chi ha capito che la pace è il motore dello sviluppo ed è la condizione necessaria per un futuro di fertilità. La pace, di cui abbiamo beneficiato in questi ultimi sessant’anni è l’eccezione, non la regola della storia europea. Gli Stati Uniti d’Europa sarebbero l’approdo ideale del viaggio intrapreso dai padri fondatori che erano uniti tra loro da vera amicizia cristiana.