lunedì 9 aprile 2012

CREDITO: SITUAZIONE CRITICA, SIA PER LA DOMANDA CHE PER L'OFFERTA


Siena, 7/4/2012 – Il presidente dell'Abi, Giuseppe Mussari, sostiene che in questo momento “banche ed imprese sono sulla stessa barca” e che non siamo ad una situazione di credit crunch. Per Mussari l'attuale situazione è data dal fatto che le imprese chiedono meno soldi di prima. Le parole del presidente di Abi sembrano stonare con la drammatica realtà di questi giorni. Le cronache parlano di suicidi di imprenditori che non riescono più ad andare avanti, che hanno perso ogni speranza nel futuro. La crisi sta asfissiando le piccole e medie imprese e gli imprenditori stanno lanciando il loro disperato allarme in ogni modo. Al tempo stesso le banche ottengono prestiti ad interessi molto bassi dalla BCE, il rubinetto per famiglie ed aziende resta chiuso. Nonostante tutto l'analisi di Mussari è corretta.
Uno studio elaborato da Crif Decision Solutions (organizzazione specializzata nei sistemi di informazioni creditizie) mostra che nel corso del 2011 gli importi in finanziamento erogati alle famiglie italiane hanno subito un netto calo, per tutte le forme di credito.
L'analisi di Crif dimostra che la contrazione degli importi erogati ha riguardato sia i prestiti, soprattutto quelli finalizzati, sia i mutui. La riduzione dei mutui ha riguardato non soltanto i finanziamenti per l’acquisto di abitazioni, ma anche i mutui per surroga e sostituzione. A contribuire a questa contrazione è stata anche la crisi del mercato immobiliare. Unica nota positiva, nel 2011 vi è stata una riduzione del rischio di credito, dovuta, da un lato, all’atteggiamento più prudente di famiglie e imprese, dall’altro alla moratoria sui mutui, che ha concesso la sospensione del pagamento delle rate alle famiglie in gravi difficoltà economiche.
Riguardo ai prestiti, lo studio di Crif ha evidenziato un netto calo per quelli finalizzati, mentre i prestiti personali sono rimasti stabili. La riduzione dei prestiti finalizzati è spiegata dalla contrazione dei consumi durevoli (a cominciare dalle auto).
Come detto, i prestiti personali non hanno fatto registrare contrazioni, e sono la tipologia di credito oggi più richiesta dagli italiani, perché permette di ottenere liquidità senza fornire una specifica motivazione alla banca, garantendo in questo modo la massima flessibilità al richiedente. Ma la congiuntura negativa data dalla crisi economica ha avuto un riflesso importante sul mercato del credito, in particolare la crisi dei debiti sovrani ed il declassamento dell’Italia, sommati alla contrazione del Pil hanno generato una situazione critica dal punto di vista sia dell’offerta che della domanda di credito.
Fabrizio Camastra - RIPRODUZIONE RISERVATA