giovedì 2 dicembre 2010

Rotondi: "Fini? Voleva essere Aznar. Finirà come Mastella"

«Fini voleva essere Aznar ma fa la fine di Mastella», «L'opposizione è animata da una furia antitaliana», «Montezemolo vuole fare la lista civica? La lista civica si fa al massimo a Collecchio»: Gianfranco Rotondi, ministro del governo Berlusconi per l’attuazione del programma lancia la «chiamata alle armi», in vista delle prossime elezioni politiche.
«La fine del tacchino»
Ieri sera era a Parma, per inaugurare la prima sede in Oltretorrente del coordinamento del Popolo della Libertà, in via Farnese 2. «Se da Parma posso dare un consiglio a Berlusconi - dice il ministro - è questo: se la maggioranza non sarà ampia è meglio restituire la parola ai cittadini. Rischiamo governi tecnici? No, perché il presidente Napolitano è un signore che non solo ha letto la Costituzione, l’ha scritta. E la nostra Carta dice che se la maggioranza non c'è, sarà accolta la nostra indicazione di voto immediato». L'attesa per il voto di fiducia del 14 dicembre ritorna spesso nelle parole del leader del partito Democrazia cristiana per le autonomie, che nel 2008 è entrato a far parte del Pdl: «Io sdrammatizzo - dichiara Rotondi - ci sono molte probabilità che il 14 avremo la fiducia, perché come dice Pionati, chi non si schiera con il premier fa la fine del tacchino. Però io ho vissuto la stagione in cui abbiamo messo in crisi il governo Prodi, che aveva una maggioranza traballante fino a quando è caduto. Per questo io penso che la legislatura ha dato tutto quello che poteva dare, non si può tirare avanti ancora per molto tempo».
«Segnale di fiducia»
Davanti allo stato maggiore del Pdl parmigiano e a molti semplici sostenitori, di fianco al coordinatore provinciale Luigi Giuseppe Villani e al vice coordinatore Massimo Moine, Gianfranco Rotondi parla di Parma: «Io porto fortuna a chi combatte su un terreno difficile, come qui, dove la quaterna sinistra Pci, Pds, Ds e Pd ha ancora intatte le strutture che per anni hanno piegato la Dc. Perciò la vittoria del centro destra in questa città è eccezionale». «Il clima politico è molto caldo, fuori stagione, noi diamo un segnale forte di fiducia a tutti i simpatizzanti, con l’apertura di una nuova sede. - dichiara il capogruppo del Pdl in Regione, Luigi Giuseppe Villani - In un momento non facile, il governo Berlusconi ha saputo tenere la barra dei conti, non rischia come altri paesi, che sembravano destinati alle "magnifiche sorti e progressive", ad esempio la Spagna. Ci attendiamo giorni difficili, questo popolo della libertà è pronto a tutto per sostenere il governo di Berlusconi».
«Il tradimento dei finiani»
A parlare di «tradimento» dei finiani è Massimo Moine: «Ho il dente avvelenato con chi ha tradito. Il presidente del consiglio Berlusconi incarna quello che gli altri non sono capaci di incarnare: la volontà di cambiare il paese. Se non abbiamo passato i guai della Grecia si deve a questo governo, a Berlusconi e Tremonti».
Anche Rotondi non rinuncia all’attacco a Gianfranco Fini: «Aveva davanti un’autostrada, ha scelto una strategia politica suicida. Mentre Berlusconi camperà 120 anni»