giovedì 2 dicembre 2010

Pd: due pesi e due misure

di Stefano Bisi

In tante città italiane sono in corso manifestazioni contro la proposta di riforma dell’università del ministro Mariastella Gelmini. Alcune manifestazioni sono sfociate in vandalismi e atti violenti.
A Siena gli studenti anti-Gelmini hanno bloccato il traffico automobilistico nella zona di Pescaia. Un atto forte e sul quale le forze dell’ordine hanno fatto un rapporto.
Gli studenti pro-Gelmini sono entrati nella sala del consiglio provinciale, dove era in corso la seduta, hanno esposto striscioni e, secondo l’ufficio stampa del Pd, avrebbero rivolto “pesanti insulti ai consiglieri provinciali”.
Insomma, ognuno ha svolto il proprio ruolo con maniere forti. Sia gli studenti anti-Gelmini sia gli studenti pro-Gelmini hanno cercato di esporre le loro ragioni in modo deciso. Chi è andato fuori le regole lo stabilirà chi ha il compito di farlo. Chi usa due pesi e due misure sono il presidente del consiglio provinciale Riccardo Burresi (Pd) e il capogruppo del Pd Marco Nasorri. A proposito dell’irruzione in Provincia degli studenti pro-Gelmini dicono che “si è trattato di un atto grave, un affronto alle istituzioni, un’arroganza estrema che non hanno nulla a che vedere con la legittima protesta di tante componenti della comunità universitaria, che in tante parti d’Italia, rumorosamente ma civilmente, esprimono la propria contrarietà alla riforma Gelmini” (Nasorri); “La presenza degli studenti è stata strumentalizzata, mostrando uno scarso rispetto per le istituzioni” (Burresi).
Insomma, se gli anti-Gelmini bloccano il traffico è una protesta civile mentre se i pro-Gelmini interrompono il consiglio provinciale è un atto grave. Due pesi e due misure.