sabato 4 dicembre 2010

Chianciano: sempre più duro il braccio di ferro tra albergatori e Comune

di Leonardo Mattioli

E' sempre più duro il braccio di ferro tra l'Associazione degli albergatori che ha chiesto al sindaco di riassegnare la delega al turismo e il comune che tuttavia, per bocca del primo cittadino Gabriella Ferranti ha subito confermato la propria fiducia all'assessore Paolo Piccinelli (foto). Assessore "colpevole", secondo gli albergatori, non solo di non aver accolto la richiesta della categoria di chiedere lo stato di crisi ma anche di aver espresso, in una intervista al quotidiano "Corriere di Siena", alcuni giudizi sui comportamenti della categoria (mancanza di qualità dei servizi negli alberghi soprattutto).

Ma alla richiesta dell'Associazione al sindaco "di prendere una posizione netta di distanza dalle opinioni espresse dall'assessore Piccinelli", Gabriella Ferranti ha risposto confermando piena fiducia al suo stretto collaboratore e suggerendo agli albergatori " di rileggere senza pregiudizio l’intervista all’assessore Piccinelli che non ha negato il sacrificio di generazioni di albergatori e l’importanza di questa categoria per aver portato Chianciano Terme al livello raggiunto in passato e che saranno alla base del futuro rilancio. L’assessore Piccinelli ha espresso la sua preoccupazione, che condividiamo, per le valutazioni critiche di organizzatori di importanti manifestazioni svoltesi a Chianciano Terme durante la stagione. "L’assessore Piccinelli ha lavorato bene per il turismo sportivo che ha portato a Chianciano Terme migliaia di persone, continuerà a farlo per le politiche del turismo in generale e - ha concluso il primo cittadino - con piena disponibilità nei confronti delle associazioni di categoria per individuare insieme a loro strumenti efficaci per gli altri settori turistici”. Nel dibattito infuocato è intervenuto, tra gli altri, anche il consigliere provinciale del Pdl Fabrizio Camastra che, con una dichiarazione fuori dal coro del centro destra, ha giudicato negativamente "la richiesta di dimissioni" bollandola come "un atto politico assurdo e scombinato nel metodo. Infatti, senza entrare nel merito dell'operato dell'assessore al Turismo del Comune, ritengo che il contributo di qualunque organizzazione di categoria possa essere utile alla politica nella misura in cui l'istituto di rappresentanza resta autonomo proprio dalla politica. E infatti se la politica, senza distinzioni di parte, avesse avanzato richiesta di dimissioni del presidente di Federalberghi, o di qualunque altro ordine di rappresentanza, sarebbe stato giusto lo sdegno, in quanto la richiesta avrebbe messo in pericolo l'autonoma rappresentanza di categoria. Allo stesso modo le organizzazioni di categoria non possono intervenire con attacchi politici mirati nei confronti di un amministratore politico. Federalberghi con la richiesta di dimissioni a Piccinelli dimostra di non sapere stare al proprio posto, è questo - ha concluso Camastra - è preoccupante, perchè delegittima la rappresentanza di categoria stessa".