martedì 23 novembre 2010

Pino Daniele sminuisce chi denuncia la camorra

Le dichiarazioni che ha fatto Pino Daniele sul fatto che Roberto Saviano non ha realmente bisogno della scorta sono gravissime e segno evidente che oramai il cantante è diventato una stella sempre più lontana dal nostro firmamento e dalla realtà napoletana. Oggi Napoli è più infestata dalla camorra di quando lui cantava i mille colori della città. Oggi la voce delle creature partenopee, sale piano piano, con un carico di miseria umana che non lascia spazio alcuno al romanticismo o alla fantasia, nemmeno di un compositore particolarmente ispirato com’è stato lui. Il quale ha infatti dichiarato di non riuscire più a scrivere versi carichi di poesia come faceva un tempo. Pino Daniele ha detto che a Saviano senza scorta non lo toccherebbe nessuno, perché se la camorra avesse veramente voluto, l’avrebbe già tolto di mezzo. Questo è un vero sproposito e soprattutto Pino Daniele sopravvaluta troppo l’onore dei camorristi, che è bene ricordarlo appartengono innanzitutto alla specie umana dei vigliacchi. E in quanto tali non gli mancherebbe certamente il coraggio di togliere Saviano di mezzo pure a costo di futili motivi. E Roberto Saviano ne ha offerti non pochi di motivi per essere ammazzato per cose di niente.
Pino Daniele ha dichiarato pure che gli artisti possono poco contro la camorra, al massimo partecipare ad una serata sul tema della lotta alla criminalità. Altro che poco, forse voleva dire niente. E infatti niente fa lui e niente fa chi come lui è ancora nel cuore di molti napoletani, per le straordinarie emozioni che ci hanno regalato. Questi ultimi sicuro non rischiano niente e infatti la scorta, quando ce l’hanno, la usano solo per evitare il fastidio dei fan, rei di amarli troppo.