giovedì 25 novembre 2010

La provocazione dei registri comunali sul testamento biologico, è segno di malgoverno

I registri comunali sul testamento biologico «sono illegittimi», privi di qualunque efficacia giuridica. Lo ha sancito una recente sentenza della Corte di Cassazione, che ha sottolineato l’assenza di una specifica disciplina legislativa nel nostro ordinamento. In Italia 72 Comuni, approfittando del fatto che manca una legge nazionale quadro di riferimento, hanno disposto l'istituzione di elenchi sulle volontà di fine vita. Tra questi alcuni Comuni anche in Provincia di Siena, tra i quali Montepulciano. La questione del consenso ai trattamenti sanitari, in particolare nelle situazioni di fine vita, investe valori di rango etico, prima ancora che costituzionale: il rispetto della vita, il rispetto della dignità umana, la solidarietà nei confronti della famiglia del soggetto in stato di grave malattia. Si tratta di tematiche fondamentali in tutti gli ordinamenti giuridici, ma che hanno assunto una particolare rilevanza nel nostro Paese a seguito del caso di Eluana Englaro.
Indubbiamente il tema delle dichiarazioni di fine vita pone questioni di coscienza che vanno oltre gli orientamenti politici e per questo la sentenza della Corte di Cassazione è un bene, in quanto smonta ogni tentativo di strumentalizzazione e di provocazione, tipiche della politica. Ed era proprio la provocazione il vero fine delle Amministrazione comunali che hanno istituito gli elenchi. Tra questi Comuni anche Montepulciano, che con l’istituzione ultra legem del registro ha offeso molte sensibilità. In realtà ciò pone un altro problema, non di poco conto. I sindaci dovrebbero sempre tenere presente che per quanto è vero che vengono eletti con voti di parte politica, questi sono chiamati ad amministrare in nome di tutta la comunità, quindi anche di chi ha convinzioni politiche differenti. E purtroppo la storia dell’istituzione dei registri comunali sul testamento biologico rappresenta la prova che l’attività amministrativa di molti comuni è organizzata a dare risposte solo a quei cittadini che politicamente la pensano come il Sindaco e la sua Giunta.
Non resta che augurarsi che i sindaci che hanno stimolato provvedimenti illegittimi abbiano ora l’umiltà di ammettere i fatti e di darne notizia alla propria comunità. Ma sia chiaro, è un augurio non una speranza.