mercoledì 22 settembre 2010

Palazzo dei Congressi a Chianciano - Il Sindaco rinuncia all'iniziativa politica



di Fabrizio Camastra

Nei giorni scorsi, sui quotidiani locali, abbiamo letto il comunicato stampa del Sindaco di Chianciano Terme dove in merito alla questione del Palacongressi trasferiva tutta la responsabilità del fatto che i lavori non sono ancora iniziati, ai privati che si sono aggiudicati il project financing. Sul piano politico scaricare in tal modo le questioni e rinunciare all’iniziativa è sempre un errore. Ancora di più lo è se si tiene conto che in merito alla questione del Palacongressi si sono mossi nei giorni scorsi sia il Presidente delle Terme di Chianciano, Sirio Bussolotti e le associazioni di categoria, quali gli albergatori, i commercianti e gli artigiani. Questi hanno solo manifestato una idea ricorrente in città e cioè che il Palacongressi sarebbe una struttura importante per riportare un po’ di gente nella cittadina termale. Il Sindaco invece di cogliere l’opportunità politica e di dar luogo alle iniziative necessarie ad uscire dallo stallo in cui siamo, ha ben pensato di giocare in difesa (come fa sempre) e ha declinato l’invito. Alla fine ha fatto come Ponzio Pilato, se n’è lavata le mani.
Il Sindaco di Chianciano sa bene che per come stanno le cose, ad oggi, sarebbe impossibile che i privati possano dar luogo alla edificazione della struttura. Nonostante i finanziamenti pubblici per 10 milioni di euro ed il conferimento del terreno, l’opera ha un costo complessivo troppo alto, che non rientrerà facilmente, nemmeno con una gestione fortunatissima della successiva attività congressuale. L’operazione, per i privati, non presenta più le condizioni di economicità minime indispensabili a realizzare il Palacongressi. Questa è la realtà delle cose, di fronte alla quale o ci si ferma a cercare le colpe e contestarle all’infinito, o si prendono iniziative importanti e coraggiose.
Ma la cosa più grave sarebbe che Sindaco, Giunta e Consiglio comunale (opposizioni comprese) su questa cosa continuassero a dormire come hanno fatto durante tutto questo primo anno di mandato.