martedì 30 marzo 2010

Hospice a Chianciano Terme

I Consiglieri della Provincia di Siena, iscritti al Gruppo del Popolo delle Libertà,

preso atto che
in data nove marzo 2010 è stata approvata la Legge recante disposizioni per garantire l'accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore.

Premesso che
la legge approvata in un clima di positivo confronto politico tutela e garantisce l’accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore per il malato, nell’ambito dei livelli essenziali di assistenza, al fine di assicurare il rispetto della dignità e dell’autonomia della persona umana, il bisogno di salute, l’equità nell’accesso all’assistenza, la qualità delle cure e la loro appropriatezza riguardo alle specifiche esigenze.
La legge modifica il Testo Unico delle leggi in materia di disciplina degli stupefacenti e sostanze psicotrope, prevenzione, cura e riabilitazione dei relativi stati di tossicodipendenza (DPR 309 del 1990) semplificando la prescrizione dei farmaci oppiacei non iniettabili: ai medici del Servizio sanitario nazionale sarà consentito prescrivere tale classe di farmaci non più su ricettari speciali, ma utilizzando il semplice ricettario del Servizio sanitario nazionale (non più quello in triplice copia).

Considerato che
Le cure palliative sono le terapie tese a controllare il dolore e ad alleviare la situazione di chi è colpito da una grave malattia, non più arrestabile o controllabile;
le strutture sanitarie che erogano cure palliative e terapia del dolore devono assicurare un programma di cura individuale per il malato e per la sua famiglia, nel rispetto dei principi fondamentali della tutela della dignità e dell’autonomia del malato, senza alcuna discriminazione; della tutela e promozione della qualità della vita in ogni fase della malattia, in particolare in quella terminale, e di un adeguato sostegno sanitario e socio-assistenziale della persona malata e della famiglia.
In alcune patologie allo stadio terminale, come ad esempio il cancro o l’Aids, la persona malata e la sua famiglia hanno bisogno di sostegno e assistenza per migliorare, per quanto possibile, la qualità della vita e la tolleranza del dolore.
In Italia esistono strutture sanitarie dedicate alle cure palliative e centri residenziali dedicati alle stesse, chiamati “hospice”, che rappresentano una possibilità di ricovero temporaneo e di sollievo, quando l’assistenza domiciliare integrata non è più sufficiente.
L’hospice è un luogo dove avviene una sorta di prolungamento e integrazione della propria dimora, include anche il sostegno psicologico e sociale delle persone che sono legate al paziente, per cui si può parlare dell’hospice come di un approccio sanitario inclusivo che vada oltre all’aspetto puramente medico della cura, intesa non tanto come finalizzata alla guarigione fisica ma letteralmente al “prendersi cura” della persona nel suo insieme.
Diverse professionalità operano all’interno dell’hospice riunite in equipe costituite da medico, psicologo, infermiere, assistente sociale, assistente spirituale e volontario.
E’ da sottolineare nell’equipe il ruolo dei volontari, i quali non sono figure sanitarie, ma che hanno il delicato compito di ascoltare per cogliere ogni aspettativa, desiderio, speranza del paziente.
Gli hospice sono situati all’interno di strutture ospedaliere o sul territorio e possono essere gestiti direttamente dalle Aziende sanitarie o da associazioni di volontariato senza scopo di lucro, in convenzione con le Aziende sanitarie. Al suo interno vengono erogate sia prestazioni di ricovero diurno (Day hospital e Day hospice) e di ricovero residenziale. L’hospice è tipicamente costituito da camere singole con bagno privato, dotate di una poltrona-letto per l’eventuale presenza di un accompagnatore anche durante la notte. Ogni camera è dotata di confort quali telefono, aria condizionata, televisione e frigorifero. Il paziente stesso, se lo desidera, può personalizzare la camera con oggetti di arredamento portati dal proprio domicilio.
L’hospice comprende locali comuni, un soggiorno e una cucina dove i parenti possono prepararsi bevande e pietanze.
Il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 20 gennaio 2000 riguardante i requisiti strutturali, tecnologici ed organizzativi minimi per i centri residenziali di cure palliative elenca le caratteristiche che devono possedere gli hospice.
Non esistono orari di entrata e di uscita e sono garantiti anche i pasti per gli accompagnatori. Dall’hospice sono bandite regole e divieti riguardanti l’orario al fine di consentire la presenza di parenti ed amici in qualsiasi momento.

Valutato che
attualmente in Italia i malati terminali che ogni anno necessitano di cure palliative sono 250 mila, 160 mila sono oncologici e 90 mila con altre patologie: patologie cardiache, respiratorie, neurologiche e infettive. Accede tuttavia al programma di cure palliative solo il 40 per cento dei malati oncologici e meno dell'1 per cento di quelli non oncologici.
In Toscana vi sono 10 hospice di cui nessuno in provincia di Siena.

Impegnano il presidente e la giunta
a favorire l’insediamento di strutture sanitaria per le cure palliative in provincia di Siena e a individuare nel Comune di Chianciano Terme un centro residenziale di ricovero temporaneo e di sollievo specializzato per le cure palliative.