venerdì 3 giugno 2011

REPUBBLICA OCLOCRATICA

Il Pdl per i referendum del 12 e 13 giugno non ha dato indicazioni, lasciando libertà di coscienza ai propri iscritti e simpatizzanti. Personalmente, intendo esercitare questa libertà andandomene al mare, perché non ho intenzione di andare a votare per farmi prendere in giro con la favola della democrazia. Il modello referendario è da sempre accostato alla forma di democrazia diretta, dove il popolo prende parte attivamente nella formazione o abolizione di leggi. Aristotele nel considerare la democrazia, quale forma di governo, ci ha messi in guardia dalla oclocrazia, quale modello degenerativo della democrazia. Vale a dire che, con la forma democratica il governo è del popolo, la conseguenza dei comportamenti demagogici, legati all'acquisizione del consenso, porta ad una nuova forma di governo, l’oclocrazia, dove il governo è esercitato dalle masse.
Ciò che distingue le masse dal popolo sta nella percezione irrazionale della realtà che hanno le prime. Per questo le masse sono facilmente condizionabili da spinte demagogiche. Le massa sono popolo emotivamente condizionato, sentimentalmente coinvolto e strumentalmente alterato, è popolo portato fuori dalla realtà.
I referendum che ci vengono proposti questo mese sono abrogativi di norme emanate recentemente dal Parlamento. Chi li ha proposti non voleva aspettare di andare al governo del paese ed abrogare queste leggi. Aveva la necessità di dimostrare che chi era al governo del Paese non amministrava in nome del sentimento popolare, ma bensì per il proprio interesse. Ma la differenza tra governare per il bene comune o per il bene proprio, sta proprio nel fatto che nel primo caso spesso vengono presi anche provvedimenti impopolari, che toccano negativamente il sentimento popolare. Questo, ad esempio, accade quando vengono presi provvedimenti i cui benefici si hanno col tempo e non nell’immediato. Come dire? Non si può vivere sempre alla giornata. Lavorare sui cattivi sentimenti, invece che smorzarli, è demagogia e cavalcare questi sentimenti è una delle vie che portano al potere. Ma come abbiamo visto il popolo sta alla democrazia, come la massa sta alla oclocrazia, quindi la vera differenza andrebbe ricercata tra chi vuole governare in nome del popolo e chi lo vuol fare in nome delle masse. Ecco perché il 12 giugno porto la mia famiglia al mare ed il 13 vado a lavorare. Di andare a votare non ci penso proprio.