sabato 23 ottobre 2010

A Siena le scuole crollano: è colpa dei tagli ?

Interrogazione in Regione

SARTEANO. Era appena iniziata la mattinata scolastica, il 4 ottobre scorso, quando un’intera porzione di intonaco si è staccata dal soffitto dell’asilo nido e della scuola materna: è accaduto a Sarteano, in provincia di Siena, e solo per un puro caso il fatto non ha provocato feriti né tra i bambini, né tra i genitori e il personale. La vicenda è ora proiettata sui tavoli della Regione Toscana dal Consigliere regionale del Pdl Claudio Marignani che, attraverso un’interrogazione indirizzata direttamente al governatore Enrico Rossi e alla sua giunta, chiede proprio alla Regione di pronunciarsi con chiarezza sullo stato dell’immobile, in verità costruito in tempi recenti, e sull’eventuale opportunità o meno di sospendere momentaneamente il servizio fino al ripristino di condizioni di sicurezza.

"L’incolumità delle persone, la sicurezza negli edifici pubblici, la corretta realizzazione delle opere pubbliche – scrive a Rossi il Consigliere Marignani, indignato per l’accaduto – sono principi-chiave irrinunciabili e imprescindibili. Gli ambienti adibiti a asilo per l’infanzia e nido – osserva – richiedono forse controlli ancora maggiori per le caratteristiche stesse dell’utenza".
Poi, ecco il resoconto dei fatti: "Alle ore 8.30 del 4 ottobre scorso – ricostruisce l’esponente del Pdl nella sua interrogazione – presso la scuola di Sarteano si è verificato il crollo parziale dell’intonaco posto a copertura dell’ingresso del nido e dell’asilo per l’infanzia. Al momento di questo accadimento, pur senza conseguenze fisiche per coloro che si trovavano in prossimità del crollo, vi erano presenti numerosi bambini piccoli accompagnati dai genitori". Oltretutto, fa notare Marignani: "«L’edificio in questione è di recente realizzazione".

Dalla cronaca dell’accaduto alle domande alla Regione il passo è breve, e infatti Marignani chiede alla giunta regionale in primo luogo «una relazione sullo stato di manutenzione dell’edificio, a garanzia che non vi siano ulteriori possibilità di distacchi», e in secondo luogo «se non sia il caso, in attesa di accertamenti, di sospendere momentaneamente il servizio». Alla Regione è richiesto di fornire risposta scritta.