venerdì 17 settembre 2010

Veltroni: "Il Pd è un partito senza bussola"


articolo tratto da Avvenire

Si intitola Innovazione e riformismo: un Pd grande e aperto per un'alternativa al berlusconismo il documento nato dalle posizioni di Walter Veltroni e definito dagli uomini dell'ex segretario, con gli ex Ppi di Giuseppe Fioroni e gli ex Margherita di Paolo Gentiloni. L'analisi contenuta nel testo non è tenera nei confronti del Pd attuale descritto come un partito «senza bussola» che «fatica a stare sopra il 25 per cento, in piena crisi politica del centrodestra».

Per tutto questo - è uno dei passaggi chiave - si sottolinea l'esigenza di dare vita non a una corrente, ma a un movimento che deve coinvolgere «forze interne ed esterne al partito, tornando ad appassionare energie che si sono allontanate e rischiano di disperdersi» e anche «settori della società italiana che la crisi politica e culturale del centrodestra ha rimesso in moto».

La premessa di tutto è il «fallimento del berlusconismo», in piena crisi «politica e culturale», che rende «ancora più necessaria e urgente», «realistica e praticabile», la «prospettiva costitutiva del Partito democratico».

Di fronte a questa crisi non bisogna «arroccarsi in difesa» o peccare di «mancanza di coraggio». Ma piuttosto ci vuole una «alternativa credibile», è «il momento di uscire allo scoperto e di avanzare proposte coraggiose e innovative». Non vanno bene, per essere espliciti, i progetti "neo frontista" e "neo centrista": sono frutto di «una visione angusta e rinunciataria».

Serve invece, si legge sempre nel documento, puntare su un «allargamento dell'area dei propri consensi» con «un programma riformista», «un progetto innovativo per il Paese», «una classe dirigente fortemente rinnovata». Non serve la "riedizione regressiva del compromesso storico» o una «tardiva adesione alla socialdemocrazia». Serve, in uno slogan, la «vocazione maggioritaria» del Pd.