giovedì 10 giugno 2010

Una legge emanata in Spagna stabilisce che le minorenni possono abortire anche senza il consenso dei genitori

Entrerà in vigore il prossimo 5 luglio la nuova legge spagnola sull’aborto che prevede la possibilità anche per le giovani di 16 17 anni d’interrompere una gravidanza fino alla 14esima settimana. Basterà presentare l’autorizzazione firmata di uno dei genitori assieme alla copia di un loro documento d’identità. La bozza legislativa rivista ieri dai deputati si spinge oltre e stabilisce alcuni casi in cui non è richiesto nemmeno il consenso della madre o del padre. Qualora, infatti, la ragazza sia in disaccordo con i familiari o abbia subito maltrattamenti o violenze da parte dei parenti, saranno i medici a valutare di volta in volta se interrompere la dolce attesa indesiderata. Potranno infatti richiedere una perizia psicologica sulla giovane o acquisire valutazioni del caso da parte di un assistente sociale.
Secondo i dati forniti dal Servizio sanitario nazionale spagnolo, nel 2008 sono state oltre 115 mila le interruzioni volontarie di gravidanza, il 3,3% in più rispetto all’anno precedente. Tra le ragazze under-19 si sono registrati però meno casi rispetto al 2007 (14.900 contro 15.300)