martedì 20 ottobre 2009

Speculazioni in tempi di crisi #5


Vi è uno stato di bisogni reali che rischia di essere messo in secondo piano da una sovrastruttura speculativa e parassitaria. In pratica si tratta di uno strato di bisogni che ad una analisi superficiale si presenta in forma di oggettiva criticità, che in tempi di crisi come questi rischia di intercettare risorse vitali per la sopravvivenza. In verità la condizione di questi speculatori non appartiene alla crisi, in quanto già esistente e organizzata ad intercettare finanziamenti, aiuti ed ogni disponibilità, da lungo tempo antecedente alla crisi.
Parlo di imprenditori che non producono ricchezza se non per se stessi, che a dar loro milioni e milioni di euro non sarebbero capaci di mettere in moto alcuna economia capace di autoalimentarsi.
Parlo di soggetti che hanno sempre fatto impresa grazie alla facile disponibilità di credito, di finanziamenti troppo agevolmente concessi a situazioni economiche che invece erano fallimentari già da lungo corso.
Questa sovrastruttura di bisogni artefatti soffoca l'economia reale, a discapito di soggetti economici sui quali varrebbe la pena investire per dare una prospettiva futura di crescita economica al paese.
Il semplice tentativo di contrasto di questo sciacallaggio finanziario, renderebbe addirittura etica l'azione degli istituti di credito, solidale e mutualistica l'azione di supporto alle imprese e darebbe un pò di giustizia a tanti bravi impenditori e lavoratori autonomi che da troppo tempo hanno perso il sonno e la speranza, di vedere le cose funzionare per il verso giusto.