lunedì 10 ottobre 2011

STABILITA' PRESENTI E FUTURE

Nel nostro Paese chi invoca ad un governo tecnico è perchè non ha una proposta di alternativa a Silvio Berlusconi, che è l'unico a garantire stabilità di governo. Perchè bisogna parlarsi chiaro e dire che in Italia nè la destra e tantomeno la sinistra ed il centro, ad oggi garantirebbero ciò che in tutti i Paesi occidentali è considerato un valore imprescindibile delle moderne democrazie: cioè la stabilità di governo.
In Francia domenica ci sono state le primarie della sinistra. Domenica prossima avrà luogo il ballottaggio tra i due dei sei contendenti che hanno avuto più consensi, e chi vincerà l’anno prossimo sfiderà il presidente uscente Nicolas Sarkozy. In Spagna Zapatero ha deciso di chiudere prima il proprio mandato e i contendenti di destra e di sinistra hanno presentato con largo anticipo la squadra di governo che vorranno schierare se vincessero le elezioni. Anche negli USA ci sono le primarie, nel partito Repubblicano e gli sfidanti stanno girando l’America per cercare consensi. Insomma, governi e alternative sono a lavoro un po’ ovunque. E da noi? Da tre anni le opposizioni chiedono a Berlusconi di dimettersi, ma in realtà non ci sono alternative a Berlusconi. In questi tempi di crisi la stabilità del governo può essere considerata di gran lunga la migliore risposta che il nostro Paese poteva dare ai mercati finanziari ed alle speculazioni che si annidano dietro l’angolo. La sinistra non ha un candidato, non ha un programma (Bersani parla di 10 paginette – bisogna capire di che formato) e non ha una ipotesi di squadra di governo. Il terzo polo attende che qualcosa accada, ma in realtà non ha una prospettiva. E così la stabilità di governo presente e futura del nostro Paese al momento e per il futuro la garantisce solo Silvio Berlusconi