venerdì 11 marzo 2011

Esempi di discriminazione dei cristiani in Europa


da Tempi

La discriminazione dei cristiani continua anche in Europa. L'alta Corte di giustizia d'Inghilterra e Galles ha infatti stabilito che a due coniugi, che nel passato avevano avuto in affido una quindicina di minori, deve essere vietato di continuare ad aprire le porte ad altri bambini. I due non avrebbero rispettato l'Equality Act del 2010, legge che punisce le discriminazioni in base al sesso. I coniugi avrebbero espresso pareri contrari all'omosessualità e per questo la Corte ha stabilito che i principi morali basati sulla fede della coppia sarebbero ostili per l'educazione dei bambini.

In questo modo, la carità viene impedita legalmente. I due avevano, infatti, accolto diversi bambini senza famiglie e anche con problemi psichici, ma nella sentenza della Corte si legge: «Noi viviamo in uno Stato secolare e non teocratico, pertanto il principio d'uguaglianza ha precedenza sulla libertà religiosa».

I coniugi hanno solo comunicato il loro rammarico. «Volevamo – hanno scritto – offrire amore e una casa a bambini che hanno bisogno. Ora siamo stati esclusi dall'affidamento per opinioni morali... per questo un bambino in difficoltà ha probabilmente perduto la possibilità di trovare una dimora sicura». Infine, hanno concluso che i loro «principi morali cristiani non sono dannosi. Essere cristiani non significa ostilità nei confronti delle leggi e non dovrebbe essere considerato un ostacolo alla crescita e all'educazione dei bambini». La coppia ha anche fatto notare la discriminazione al contrario che i cristiani inglesi continuano a subire dopo l'introduzione dell'Equality Act, norma che dovrebbe garantire trattamenti equi: si tutelano i gay e si condanna chi vive diversamente.