domenica 29 agosto 2010

PD vs PDL a Siena


di Donatella Santinelli
Capogruppo Pdl in Consiglio provinciale di Siena


La profonda crisi economica globale dell’ultimo anno e mezzo, ha reso più evidente la debolezza del “Sistema Siena” che non riesce più ad essere competitivo, come in passato, e i lavoratori, anello più fragile, della catena produttiva ne subiscono le conseguenze maggiori.
La politica del PD al Governo delle Istituzioni senesi è incapace di cambiare, si basa su vecchie strategie stereotipate incapace di aprirsi a nuovi orizzonti, attua un metodo sterile di contrapposizione che guarda al passato attraverso la lente deformata del conflitto Sinistra/Destra, come avveniva negli anni ‘70. Se a Siena il PD non modificherà questo suo approccio non si eleverà mai il livello del confronto politico.
Noi, Gruppo PDL in Provincia, se pur con sensibilità diverse, nel corso di questo anno, abbiamo seguito una linea politica ben precisa, basata sulla concretezza e la correttezza, attraverso un approccio responsabile nell’ affrontare ogni questione, privilegiando l’interesse dei cittadini e delle imprese, non certo per calcoli di convenienza o per ottenere facile consenso, noi abbiamo ritenuto che questa fosse la strada giusta per “costruire” anche stando all’opposizione.
Il nostro progetto politico è immune da attacchi demagogici e strumentali e da accuse pretestuose, abbiamo avuto in ogni occasione la capacità di assumerci la responsabilità delle nostre scelte per poter mettere le basi di un reale cambiamento politico in questa provincia.
Gli attacchi portati nelle ultime settimane al PDL fanno parte di giochi politici a cui noi non siamo interessati e non vogliamo farci coinvolgere in “teatrini politici”; personalmente ritengo più utile lavorare per rendere concreta la nostra visione della politica e il nostro progetto senza andare alla ricerca di sovraesposizioni mediatiche.
Il PD sembra incapace di cambiare, di imprimere alla propria politica una svolta culturale, incapace di costruire il confronto con noi, su basi diverse dagli schemi del passato basati sulla“disinformazione” , “controinformazione” e gli attacchi al Governo.
PDL e PD sono profondamente diversi anche nel modo di far politica, esiste una contrapposizione netta di due modelli: il nostro che guarda al futuro per costruire e sviluppare un cambiamento che possa dar vita ad una Siena più forte e competitiva, il loro che guarda ad un passato che ormai non esiste più.
La crisi economica internazionale, di cui solo ora si possono vedere le prime avvisaglie di risoluzione, ha creato problemi a tutti i Governi europei, abbiamo avuto un profonda difficoltà anche noi in Italia : un’ “emergenza conti” ma i conti dello Stato italiano hanno resistito.
Solo dalla tenuta dei conti possiamo ripartire per riattivare lo sviluppo del Sistema Paese e l’ Italia ce l’ha fatta. Le due parole chiave sulle quali si è basato il piano strategico del Governo per superare la crisi economica sono state: dovere e responsabilità ma l’impegno deve essere di tutti non solo del Governo ma di tutte le Istituzioni e quindi anche della Provincia di Siena.
Va evidenziato che in Italia il Governo ha attuato la manovra correttiva alla finanziaria più bassa rispetto a tutti gli altri Paesi europei 25 miliardi, in Francia è stata di 100 miliardi .
Inoltre, è stato grazie alla tempestività dell’azione del Ministro Tremonti e del Presidente del Consiglio Berlusconi (al di là di tutti gli schematismi burocratici della UE e le riserve di Angela Merckell) che nonostante il crack finanziario della Grecia, in Europa e in Italia, siamo riusciti a limitare i danni. Comunque, sembra che tutto ciò passi del tutto inosservato, non considerato ma soprattutto non apprezzato anzi denigrato.
Ad esempio l’azione del Governo sulla competitività economica delle imprese italiane è stata eccellente. La competitività delle nostre imprese è messa a dura prova anche perché la competizione, come dice il Ministro Tremonti, è tra aziende disuguali: tra colossi industriali stranieri e la piccola e media impresa italiana e questa è una delle problematiche più importanti con cui le aziende italiane si devono confrontare. Questo problema è stato supportato dai finanziamenti per le “reti d’imprese”( art. 42 della manovra finanziaria) ma non se ne parla e forse anche le stesse imprese non ne sono a conoscenza. Altra cosa importante la Riforma fiscale, obbiettivo di Governo, dove le agevolazioni saranno per tre principali settori:famiglia, lavoro, ricerca ma anche di questo non si parla.
Al di là della Destra e della Sinistra lo stesso Presidente Napoletano ha evidenziato, come in questo momento, va messo al centro come valore prioritario il senso di responsabilità dello Stato, per poter uscire dalla crisi economica ed ognuno deve fare la propria parte.
La facile demagogia del PD , in queste ultime settimane, evidenziatasi a livello locale, denota la mancanza di reali proposte per cambiare e dare una spinta significativa all’economia di questa provincia e a tutela dei suoi cittadini. La costituzione dell’ennesimo ente non porterà, certo, alla soluzione dei problemi economici della provincia, non essendo chiaro, cosa farà, né tanto meno come sarà la gestione economica, a chi verranno dati incarichi e il clientelismo pre-elettorale è forse scontato?Quali vere proposte? La sinistra attua la solita vecchia politica, non certo basata sulla meritocrazia ma su logiche della spartizione del potere, ben lungi dal mettere al centro i cittadini.
Noi, come PDL in Consiglio provinciale abbiamo lavorato, con senso di appartenenza all’Istituzione che rappresentiamo e senso di responsabilità nei confronti di tutti i cittadini e dei nostri elettori, con estrema razionalità e senso critico seguendo una linea politica che rispondesse alle esigenze del territorio. E’ auspicabile che il richiamo al senso dello Stato e al senso di responsabilità e ai doveri nei confronti degli italiani sia ascoltato anche dalle Istituzioni locali che in questo momento dovranno fare la loro parte.