lunedì 23 agosto 2010

Provincia di Siena: Falla nel sistema di gestione delle aree protette


di Fabrizio Camastra

Un atto vandalico al Lago di Montepulciano, sicuramente commesso da un cretino in libera uscita, chi altrimenti commetterebbe gratuitamente un reato rischiando di beccarsi una pesante denuncia per disastro ambientale, ha provocato l’abbassamento delle acque di 77 cm e causato danni all’economia agricola della zona circostante. La Provincia di Siena si è attivata rapidamente con i propri servizi, per scongiurare danni maggiori al delicato equilibrio dell’Oasi. L’Assessore provinciale Betti ha dichiarato che solo grazie al tempestivo intervento della Provincia è stato scongiurato un vero e proprio disastro per l’habitat del lago. Quindi, considerando la gravità delle conseguenze evitate, sappiamo anche che l’autore dell’atto vandalico deve essere proprio uno stupido di livello mondiale. E questo preoccupa per il futuro. Perché se il cretino ci prendesse gusto, sembra proprio che gli è particolarmente facile commettere atti dolosi al lago di Montepulciano e dileguarsi nell’assoluto anonimato. E poi le conseguenze le paghiamo noi.
Parlo anche a nome dei colleghi del gruppo Pdl in Consiglio provinciale, per dire che siamo soddisfatti che la Provincia sia intervenuta tempestivamente, per evitare danni ben più gravi all’habitat del lago. Però ci preme ribadire che noi in Consiglio ci siamo sempre espressi contro il metodo di gestione delle aree protette adottato dalla Provincia. Perché siamo convinti che il modello di affidamento a soggetti diversi dall’Ente, come nel caso specifico all’Astra, equivale all’abbandono del patrimonio naturale dato in gestione. E quanto accaduto al lago di Montepulciano ne è la riprova. Noi continueremo a dire che queste gestioni da un punto di vista economico sono a perdere. Queste gestioni possono avere logica solo se si considera il ritorno clientelare per una parte politica, ma la gente non ha più l’anello al naso e sa bene che questi metodi hanno costi che pagano tutti e portano vantaggi solo a pochi. Noi consiglieri del gruppo Pdl in Provincia crediamo fermamente nel fatto che la gestione delle riserve deve restare all’Ente locale, perché si risparmierebbero soldi ed i controlli sulle aree protette avrebbero probabilmente un’efficacia che attualmente non hanno.
Per finire bolliamo negativamente quanto detto dall’assessore Pinciani, che sulla zona del lago di Montepulciano “c’è bisogno di iniziative sostenibili e solidali per potenziarne gli usi idropotabili ed ambientali ed in subordine, per quelli irrigui,”. L’assessore tenga per se il subordine perché il lago di Montepulciano è nato quale risorsa strategica in primo luogo per l’agricoltura e l’irrigazione dei campi e quindi aggiusti il tiro quando in futuro gli capiterà di parlare del lago. A meno che non voglia provocare rabbia nei contadini, in tal caso ci penserà il Pdl a difendere i diritti degli agricoltori. Come del resto già accade.