lunedì 16 agosto 2010

ANALISI POLITICA


La situazione elettorale dopo lo strappo di Fini

di Arnaldo Ferrari Nasi

Sulle potenzialità elettorali del nuovo gruppo di Fini, negli ultimi giorni, si sono visti molti e diversi sondaggi. Alcuni danno la formazione singola attorno all’1-1,5%, altri al 9-10%. Oppure si è cercato di valutare il “Terzo Polo”; chi ha proposto il 16%, chi il 22%, chi altro ancora.
Diverse di queste rilevazioni sono state effettuate attraverso Internet o su campioni selezionati - come dagli stessi realizzatori certificato nella documentazione allegata - quindi non rappresentative della popolazione. In più, realizzate nel periodo di fine luglio/inizio agosto, con parecchi italiani in vacanza, che rendono la distribuzione demo-geografica del Paese parecchio distorta. D’altronde i fatti sono erano avvenuti proprio in quei giorni e c’era la necessità di qualche dato.
Ho, invece, tentato di fare uno studio analizzando un periodo più ampio, meno influenzato dagli ultimi eventi, tralasciando gli “istant polls” e cercando quale possa essere effettivamente il sedimento che tutta la vicenda potrà aver lasciato a livello strutturale.
Perché è da questo che poi deriva il grosso dei voti o dei non voti che si possono conquistare quando siano le elezioni: solo se il terreno è fertile, con una buona semina e il giusto concime (la campagna elettorale), si può sperare in un buon raccolto; se il terreno è arido, si può anche far ricorso alla chimica più avanzata, ma sempre poco si otterrà.
Sicuramente, l’apprezzamento del percorso politico di Gianfranco Fini è ben testimoniato dal solo fatto che dalla metà degli anni ’90 egli sia sempre e costantemente stato ai primissimi posti negli indici di fiducia del leader politici dei principali istituti demoscopici. Sempre più in alto di Berlusconi.
Ciò nonostante, emergono alcuni chiari ed importanti segnali non positivi, nei confronti della sua politica. Per la stessa AnalisiPolitica, ho realizzato diversi studi, sul fenomeno.
Lo scollamento tra la base e la dirigenza, già molto evidente in tanti partiti italiani, parrebbe preoccupante nella attuale situazione di Fini.
Voglio ricordare che ad ogni parlamentare non corrisponde lo stesso bacino di voti. Molti di essi vengono candidati grazie alle loro capacità personali ed eletti grazie alla forza del partito, ma non apportano elettori in caso di consultazione.
Al di là di quanti parlamentari abbiano seguito Fini nella formazione dei nuovi gruppi – e probabilmente il numero aumenterà - la domanda da porsi è: a quanti voti dei cittadini corrisponderebbero?
Nella situazione di oggi, Gianfranco Fini sembra essere stato abbandonato dal suo elettorato di riferimento, che comunque rimane il centrodestra.
Esattamente un anno fa, gli elettori del PdL che prendevano molto in considerazione un suo eventuale partito erano il 28% (34% nell’area AN), nei primi mesi del 2010 il dato era calato a neanche il 5%, con l’area AN al 3%.
Forse il dato oggi potrebbe essere un po’ più alto, per ragioni di cuore ed entusiasmo, ma il risultato è palese.
Per la gente di centrodestra si sta parlando di qualcosa di lontano. Abbiamo visto come la gente voglia in grande maggioranza un sistema bipolare, cioè semplice e stabile. Ancora il 60% ad aprile, considerate tutte le tensioni dell’ultimo periodo, e solo un anno prima oltre l’80%.
Anche su eventuali alleanze centriste, occorre ponderare: gli elettori dei partiti di centrosinistra ed anche dell’UdC, ritengono in forte maggioranza che “rimangano all'interno di un pensiero di centro-destra” (mediamente 59%). Tradotto, significa che un elettore dell’attuale opposizione deluso dai suoi, nella maggior parte dei casi si astiene, non vota qualcosa di così diverso dal suo pensiero.
Sia sufficiente ricordare gli effetti del patto con l’Elefantino nel ’99, non valutato in precedenza, quando AN passò al 10,3% dal precedente 15,6%. Effetti studiati ed evidenziati solo successivamente proprio dal sottoscritto, al tempo ricercatore presso l’istituto che realizzò l’indagine che doveva cercare i motivi del forte calo.